Quando esprimo il mio pensiero, non è per imporlo ma per cercare conferme o smentite. Ma non trovo (quasi) mai un interlocutore in grado di argomentare il suo disaccordo portando fatti a conferma del suo punto di vista. In genere, quello che ottengo sono opposizioni immotivate o diplomatica condiscendenza.
Quando faccio una domanda o una richiesta, è perché sono aperto ad una risposta che non mi piaccia, altrimenti starei zitto e/o imporrei la mia volontà. Invece, raccolgo imbarazzo e giustificazioni.
E’ davvero così difficile essere sinceri? Se non sei chiaro con me, come posso relazionarmi con te senza la paura di crearti disagio? Io me ne fotto, sia chiaro, se non sai accettare la diversità di vedute o di esigenze, il problema è tuo, non mio. Ma quanto sarebbe più semplice e meno psicologicamente stressante se tutti dicessimo con serenità quello che proviamo o pensiamo? Quanto sarebbe migliore, la vita, se ci confrontassimo con il dubbio di non avere tutte le risposte e le ragioni del mondo?
Una risposta diplomatica mi porta a pensare che l’interlocutore sia diverso da come è, il che comporta che io continui a trattarlo in una maniera che lo mette a disagio.
Esporre il proprio pensiero è l’unico modo che abbiamo per migliorarci attraverso il confronto, ma è anche l’unica possibilità che gli altri possano migliorarsi a loro volta.
Inoltre, come dovrei sentirmi sapendo che l’altro non mi reputa abbastanza forte ed intelligente da gestire ed accettare un punto di vista diverso?
Diplomazia e timidezza (leggi: insicurezza) fanno più male a chi le subisce che a chi le agisce.
Scritto inedito di clacclo. Riproduzione vietata.

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è l’ipocrisia : regna sovrana, questi sono i suoi tempi…brutti tempi, ciaoooo
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Credo che 50 anni fa fosse molto peggio, è più un residuo di una cultura arcaica stratificata nei secoli che il segno di un’epoca.
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a ciascuno il proprio parere, il bello della rete è questo…
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Ci sono pareri e ci sono fatti. Il brutto della rete è che non si distinguono…
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Il mio parere è un fatto, per me…poi
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L’ipocrisia è sempre esistita. La capacità sta nel circondarsi di persone che meritino la nostra amicizia, e lasciare andare tutti gli altri, vale anche per la rete.
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Nella diplomazia, spesso c’è l’assenza di voler approfondire o scontrarsi con le idee altrui. Ad alcune persone non va proprio di discutere o semplicemente dialogare su posizioni differenti. Quindi galleggiano in questo stato di pseuda quiete in cui tutto va bene, anche quello non gli va bene. Tu capisci perchè? Si rompono anche di esprimere e di dover spiegare magari il loro pensiero, una riflessione, una loro ragione. Non ne hanno voglia. Forse è solo questo. O forse chissà…ci sfugge qualcosa. Grazie per essere passato da me. Buon mercoledì! Marilù
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Alcune persone (molte?) non va di dialogare perché non hanno argomentazioni: vivono in maniera superficiale e non riflettono sulle cose quindi, quando incontrano qualcuno che le cose le sa e ci ha ragionato, si sentono in difficoltà e fuggono dal confronto. Spesso con astio o fastidio nei confronti del “dotto”…
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allora il “dotto” in questo caso capisce che queste persone possono impacchettarsi la loro superficialità e diplomazia e…tenersele care. Purtroppo spesso è deludente non trovare il confronto con l’altro. Sì, in effetti sarebbe tutto molto più semplice se la gente dicesse semplicemente quello che pensa senza trincerarsi dietro ad altro ed esprimere inverce sinceramente la propria opinione per quella che è, anche se diversa dalla nostra.
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