Scoppia la coppia

Il consiglio migliore che ti posso dare è quello di fare un passo indietro. Fagli sentire la tua mancanza, non la tua perenne disponibilità. Non si tratta di tattica amorosa, ma di dignità.

Paolo Crepet

Questo consiglio mi fa nascere una considerazione: quando ci innamoriamo lo facciamo di un single (o che si comporta da tale), con la sua autonomia, i suoi interessi, i suoi impegni, il suo modo di relazionarsi con gli altri… In altre parole ci innamoriamo di una Persona che sta dando il meglio di sé. Se, una volta iniziata la relazione, uno dei due diventa uno zerbino, vive in simbiosi con l’altro e tralascia tutti gli interessi che aveva prima, oltre a fare un torto a se stesso (di qui la dignità di cui parla Crepet), si trasforma in un’altra persona radicalmente diversa da quella che aveva fatto scattare l’innamoramento. È ovvio che, alla lunga, la relazione si incrini e finisca, perché non esistono più i presupposti iniziali.

Io mi ero preso una cotta per una donna che studiava piano jazz, aveva mille interessi e faceva spesso gite fuori città anche da sola. Nell’istante stesso in cui ci siamo messi insieme è diventata una pantofolara tutta casa e lavoro, l’esatto opposto di quel che era. È come se mi avesse mentito, mi sono sentito tradito.

Non si tratta di far sentire la mancanza, ma di avere una vita propria, con interessi ed amicizie che continueranno ad esserci anche se si è in coppia. Si tratta di avere un’identità e di non tradirla.

Non si dovrebbe mai diventare la metà di una coppia, ma si dovrebbe essere una coppia di single che fanno squadra.

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Scritto inedito di clacclo. Riproduzione vietata.

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Scritto inedito di clacclo. Riproduzione vietata.

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